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Què Passa: un’isola da scoprire, passo dopo passo

Siamo tornati a chiederci cosa succede ad Ibiza, l’abbiamo fatto sempre a modo nostro: Què “passa”? per dirla all’italiana maniera, scoprendo che è affine alla lingua madre dell’Isola, il Catalano. Dopo l’esordio del primo numero, eccoci nuovamente a cercare qualche spunto curioso, qualche storia interessante, qualche esperienza da condividere. Abbiamo viaggiato nel tempo esplorando Ca n’Andreu Des Trull, la casa-museo di Sant Carles de Peralta, custode di antiche testimonianze, memoria del passato come un eterno presente.

Un luogo che descrive la vita contadina di un tempo, le gioie, le delizie, e la parsimonia di una realtà di sussistenza che centellinava gli averi attribuendo grande significato ad ogni singolo gesto e rituale. Abbiamo incontrato la direttrice della casa-museo Marga Guasch, cicerone d’eccezione che ci ha raccontato la storia e l’antica funzione degli spazi e degli utensili originali che tutt’oggi decorano gli interni, così la vita di un tempo, per custodire il tesoro immateriale più importante, quello della memoria. Parlando di tradizioni, non potevamo non dedicare uno spazio alla cucina con due ricette rigorosamente ibizenche e facili da preparare, perfette per la bella stagione. Dai sapori e saperi dell’isola abbiamo fatto un vero e proprio viaggio nel gusto con le delizie del ristorante Nagai, un richiamo d’Oriente in un angolo verde di Ibiza dove la cucina giapponese sposa sentori thailandesi, indiani, messicani, italiani e spagnoli, note di mondo in un piatto che ci ha letteralmente conquistato grazie al talento di Eleonora, Luigi e Melchior. Ibiza tenta la gola, così la notte, ma questa è cosa risaputa nell’isola, che della nightlife ne ha fatto un vanto. Ma c’è una proposta che non è solo musica e divertimento, ma una vera e propria storia di empowerment femminile che valorizza il talento delle donne e lo traduce in un’occasione speciale, in una serata unica. Shirley, la manager curatrice dell’evento lo sussurra ma è il caso di parlarne a gran voce: Shhh… Shibiza Night è un appuntamento da non perdere e da raccontare.

Què “passa”?

Arriva il giorno ad indorare le opportunità di un’isola sempre più dinamica, con un’infinita proposta di attività sportive, alcune davvero curiose come un corso per acrobati, ve ne parliamo nei “Tips a tutto sport”, perché non sia mai che vogliate sperimentare le vostre abilità circensi inespresse. Dal pallone, alla racchetta, dalle buche da golf, alla vela, ma il cuore degli ibizenchi batte sempre per l’UD Ibiza, la squadra dell’Isla che regala gioie e dolori nel suo tempio, lo stadio Can Misses.

Abbiamo curiosato un po’ nel passato del team e raccontato le origini per un amarcord calcistico degno di appassionati. Per chi invece predilige le attività nella natura, non poteva mancare un suggerimento per un itinerario di trekking davvero suggestivo, un sentiero a nord-est dell’isola che segue le tracce della storia svelando veri e propri tesori archeologici: il percorso che da Cala Llonga arriva a Cala d’en Serra passando per il santuario punico di Cap des Librell. Tappa anche allo “Stonehenge” di Ibiza, opera creata senza concessioni, tassello di un puzzle più grande, a scala globale, che veicola un messaggio molto importante realizzato dall’artista Andrew Rogers.

Questa è Ibiza, una perla mediterranea di antiche civiltà e nuove prospettive, dove prospera una natura incontaminata da tutelare e preservare. La Sargantana pitiusa, uno degli animali endemici della sua fauna, è simbolo dell’isola nonché specie in pericolo di estinzione. Ne abbiamo parlato con l’Institut d’Estudis Eivissencs che si sta occupando di un’importante campagna di sensibilizzazione per salvare questo innocuo rettile. Anche noi vogliamo fare la nostra parte e vi daremo tutte le informazioni per partecipare a questa piccola grande sfida. La tutela dell’ambiente è fondamentale, in tutti gli ambiti, anche nella moda. Quella ibizenca ha fatto scuola, e anche in questo numero ce ne parla Angelica Alberti, fashion blogger specializzata nelle tematiche di sostenibilità nel mondo fashion. Anche gli accessori giocano un ruolo fondamentale, noi abbiamo raccontato la bella sto- ria di AHO Ibiza, un’azienda a conduzione familiare che nella creazione eco friendly di cappelli vegani ci mette l’anima, e anche il quarzo. E poi l’avventura di Gaia, che con il suo Shop for Gea ci ha raccontato cosa realmente significhi sostenibilità in ambito della cosmesi e non solo, facendoci capire che la perfezione in natura non esiste ma ogni singola scelta può essere il migliore dei compromessi e fare la differenza.

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